Il centro principale della rinascita culturale è la corte, dove risiedono i nobili.
Il palazzo rinascimentale, con i suoi affreschi e le sale grandiosamente arredate, diventa la cornice perfetta per feste con danze e canti.
Tra le danza più in voga all'epoca vanno ricordate la pavana, praticata dall'aristocrazia, che consiste in una sorta di passeggiata cerimoniale con la funzione di aprire i balli di corte e a volte utilizzata anche per sposarsi.
Ecco un esempio di danza in forma di Pavana
Come detto precedentemente, il Rinascimento è un periodo particolarmente florido anche per il canto: infatti, è di questo periodo la nascita del madrigale, brano polifonico piuttosto complesso per quanto riguarda l'organizzazione delle voci.
Il madrigale nasce con lo scopo di descrivere attraverso la musica ciò che il testo contiene.
Infatti i madrigalismi sono una specie di traduzione in musica del contenuto del testo: per esempio, se il testo contiene la parola cielo la musica sale verso l'acuto, così come se il testo contiene la parola cuore la musica presenta una pulsazione che fa ricordare il l'organo cardiaco.
Tra i compositori italiani molto apprezzati nella produzione madrigalistica vanno ricordati Luca Marenzio (1533 - 1599) e Claudio Monteverdi (1567 - 1643).
Seguiamo il laboratorio sul madrigale di G. De Wert "Forsennata gridava"
Piccolo approfondimento
Durante il Rinascimento nascono anche nuovi strumenti musicali grazie ai quali i compositori sono stimolati nello scrivere nuovi brani.
Tra gli strumenti più diffusi all'epoca vi è certamente il liuto, la viola da gamba e la viola braccio. Verso la metà del secolo si sviluppa anche il violino.
Nelle sale di corte sono diffusi il clavicembalo e la spinetta.
Viola da braccio Liuto | Viola da gamba Clavicembalo |
E' da ricordare che durante il Rinascimento la corte è frequentata da musicisti, poeti e pittori mentre l'aristocrazia si dedica allo studio dell'arte dando vita al fenomeno del mecenatismo.