Qui sotto è infatti possibile ascoltare Bohemian Rhapsody in versione glitch sound. Cosa significa "glitch sound"? Il termine pare sia stato utilizzato per la prima volta dall'ex astronauta americano John Glenn, nel 1962, il quale lo ha espresso per indicare un picco, o un cambio, di tensione in una corrente elettrica. Letteralmente per "glitch" si intende l'errore in un suono digitale o in una combinazione di suoni digitali.
L'utilizzo artistico-musicale di questi "errori" ha dato vita a un vero e proprio genere elettronico chiamato noe-rumorismo (o anche era post-digitale).
Tra gli artisti contemporanei le cui opere sono riconducibile al genere neo-rumorista, o post-digitale, ricordo Alva Noto e il gruppo tedesco Oval.