In questo progetto ci concentreremo su alcune aree musicali strettamente interconnesse tra loro: tecnologia musicale, analisi-composizione e storia.
Il collante delle aree sovraesposte è il paesaggio sonoro: vorrei infatti che voi studenti realizzaste una composizione musicale partendo dai suoni che il vostro paesaggio sonoro quotidiano vi offre e nei confronti del quale nutrite interesse (per paesaggio sonoro intendo suoni che popolano la città, la campagna, la casa, la scuola, ma anche oggetti di uso comune come la bicicletta, le pentole ecc.).
Per rendere meglio l'idea vi propongo di osservare un video nel quale un sound designer esplora, registra e cataloga i suoni di una bicicletta, fino a realizzare una composizione.
Steven Baber ha infatti dichiarato di essere attratto da tutti i suoni che lo circondano al punto tale da trasformare ogni passeggiata in città in una potenziale composizione. E' dall'idea di dare forma a ogni risorsa acustica che Baber decide di dedicarsi all'esplorazione dei possibili suoni prodotti dalla bicicletta e dopo aver registrato centinaia di variazioni ha prodotto alcuni brani composti dai soli suoni della bicicletta.
Per realizzare il vostro elaborato compositivo vi propongo di utilizzare una mappa che servirà come guida per le fasi del lavoro.
Modello di accumulazione: in questo quadro, Numero 1, Jackson Pollock crea una pioggia di colori che appare casuale, tuttavia è possibile notare come in alcune zone il colore nero sia maggiormente sovrastante rispetto agli altri colori. La trasposizione in musica dell'idea di Pollock potrebbe essere un brano musicale in cui il suono produce un effetto di pioggia con un elemento distintivo che prevale sul resto dei suoni. Qui sotto puoi ascoltare un frammento di Gruppen di Karlheinz Stockhausen, composizione assimilabile al processo di accumulazione descritto per il quadro di Pollock: in quest'opera infatti una pioggia di suoni si aggrega e si disgrega continuamente assediando il pubblico immerso tra le orchestre mentre suonano. | Modello di moltiplicazione: in quest'opera di Mario Ceroli, La scala, l'elemento che spicca maggiormente è la ripetizione di un modello. Si tratta infatti della ripetizione di un modulo che, seppur con piccole variazioni, ci appare immediatamente come una ripetizione di qualcosa di molto simile. La trasposizione in musica dell'idea di Ceroli potrebbe essere un brano che utilizza moduli ritmico-melodici molto simili e ripetuti con piccole variazioni. Qui sotto puoi ascoltare un frammento di Drumming di Steve Reich, composizione assimilabile al processo di moltiplicazione descritto nel quadro di Ceroli: il brano cresce e si sviluppa attraverso la moltiplicazione di piccoli moduli ritmico-melodici che vanno via via a moltiplicarsi. |
Successivamente esplorate il paesaggio scelto (o oggetto d'interesse) cercando il numero maggiore possibile di variazioni acustiche naturali (che si producono naturalmente nel luogo scelto) o indotte (cioè generate da voi).
Fase n° 2: Registrate e catalogate le sorgenti sonore scelte per la vostra composizione. In seconda battuta archiviate i file audio su una chiavetta USB.
N.B. come registrare? Con il vostro smartphone! Potrete utilizzare la funzione di registrazione o se preferite la videoregistrazione.
Fase n° 3 : scaricate il software open source Audacity suoi vostri computer (o eventualmente prendete in considerazione l'utilizzo di qualche specifica app per l'audio editing se disponete di un tablet).
Fase n° 4: disponete il materiale sulla time line del software per iniziare a dare una forma alla composizione.
Fase n° 5: insieme al vostro insegnante, cercate attinenze tra la vostra composizione e altre esperienze simili che nella storia della musica si sono sviluppate.
Fase n° 6: realizzate un'esecuzione pubblica delle vostre composizioni.
Per chi desidera fare riferimento a un modello formale preesistente, può prendere spunto dalle opere presentare qui sotto.
Qui trovate due esempi di modelli formali legati all'arte pittorica e scultorea: il vostro brano potrà essere composto utilizzando gli stessi principi che pittori e scultori hanno applicato alle loro opere d'arte.
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