L'idea di base è assimilabile al Thereminvox, con la differenza che a fungere da sensore di prossimità è la telecamera anteriore del dispositivo utilizzato (iPad, iPod o iPhone) anziché le antenne.
Dunque la gestualità è il campo d'utilizzo di questa nuova app che offre a tutti, esperti, meno esperti e disabili, l'opportunità di produrre musica in modo semplice a livello motorio.
Dalle impostazioni si accede al pannello settings dal quale si può scegliere il tipo di scala con cui suonare (50 modelli), la fondamentale dalla quale generare la scala, l'estensione (da 1 a 6 ottave) e altri parametri per la mano sinistra come volume, vibrato ecc. Inoltre, per chi ne ha necessità si possono visualizzare sul display le note eseguite.
Cliccando sul pulsante a forma di onda si apre un pannello attraverso il quale è possibile intervenire sugli oscillatori, sulle forme d'onda, eventuali trasposizioni d'ottava, pitch center dell'intonazione, filtri, tremolo e molto altro.
Chiaramente, come avviene per tutte le moderne applicazioni per dispositivi mobili anche con AirVox si possono condividere le proprie registrazioni sulle principali piattaforme Soundcloud e social network (Facebook e Twitter).
Qui sotto alcuni alunni della classe 1^C utilizzano AirVox insieme a Typedrummer
Ascolta un'improvvisazione jazz con AirVox