(Sassofono, scultura di Fernandez Arman)
La voce fu il primo strumento a contraddistinguere la nascita della cultura Jazz. I work songs erano strutturati secondo uno schema di chiamata e risposta e vedevano replicare il coro al solista.
Analogamente ai work songs in America, anche in altre parti mondo si sono sviluppati canti per accompagnare il lavoro.
Di seguito riporto alcuni esempi di canti legati al lavoro in Italia:
i canti delle Mondine, lavoratrici stagionali che si recavano nelle risaie a mondare (pulire) il riso, sono espressione della protesta per le condizioni di lavoro terribili a cui erano costrette le donne;
i canti dei battipali veneziani venivano eseguiti durante la posa delle travi sul fondo della laguna come fondamenta delle costruzioni;
il canto ritmico dei cavatori di marmo a Carrara serviva a migliorare la coordinazione dei movimenti del gruppo di lavoro impegnato ad alzare i blocchi di marmo su traverse di legno.
Dai momenti di aggregazione del popolo afroamericano nelle chiese nacquero i gospels e gli spirituals (canti di preghiera collettiva).
Ascolta l'esempio di gospel riportato qui sotto.
Il blues (che deriva da to have the blue devils, avere i diavoli blu) esprimeva abbattimento morale.
Inizialmente gli strumenti musicali utilizzati per suonare il blues erano i tamburi, le raganelle e i banjo; successivamente furono utilizzati strumenti di origine europea come il pianoforte, il contrabbasso, la tromba, il clarinetto oltre alla voce.
Assolo: è un “monologo” strumentale accompagnato;
Call and response: richiamo e risposta tra solista e orchestra;
Canto Scat: è l’utilizzo della voce, senza parole, al fine di imitare gli strumenti (ba-da-ba-dee-yee-bah-dee-doo-bee);
Riff: è la ripetizione di una frase musicale: il riff insiste su un concetto per ottenere un risultato ripetendolo con un costante crescendo di intensità. Nel tempo i musicisti scoprirono anche un altro modo per usare i riff: per segnalare a un musicista che è ora di cessare un assolo particolarmente insistente o lungo;
Break: è un’interruzione improvvisa da parte dell’orchestra per lasciare spazio a un solista che improvvisa senza accompagnamento;
Swing: tecnicamente è una particolare accentuazione ritmica derivata dal tempo di 4/4;
Free Jazz: improvvisazione completamente priva di regole in cui gli esecutori si mettono in relazione tra loro.
Proposta di attività didattica
Ascolta questo standard jazz eseguito da una classe terza: il gruppo grande esegue lo standard e successivamente all'esposizione del tema due ragazzi si alzano e improvvisano.
Se desideri provare ad improvvisare lo puoi fare utilizzando la scala di Do blues che trovi qui.
Sotto trovi la base per poterti esercitare.