La Contraddanza nasce come danza contadina inglese nel XVII secolo. Normalmente la si interpreta a schiere contrapposte.
Si diffuse anche in Francia, Italia e Germania ed entrò nella musica d'arte grazie a compositori come Mozart e Beethoven.
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Piani di analisi:
- Tematico: ogni brano contiene uno o più temi. Per quanto riguarda i repertori occidentali più diffusi, i temi sono rappresentati dalle melodie che all'ascolto ci sembrano in primo piano rispetto all'accompagnamento.
- Dinamico: la dinamica è l'escursione del volume del suono che uno o più strumenti producono durante l'esecuzione. La dinamica può essere utilizzata per arricchire l'espressività esecutiva oppure per alternare un tema A dinamicamente forte ad un tema B dinamicamente piano. Spesso i cambiamenti dinamici sono preparati da crescendi o diminuendi.
- Pulsazione: determina la velocità con la quale il brano viene eseguito. Dalla pulsazione dipende anche la sincronizzazione con la quale riusciamo a muoverci in relazione ad un flusso sonoro (per esempio battere il piede, tamburellare con un dito, dondolarci ecc.). Nei repertori storicizzati, normalmente ma non sempre, la pulsazione subisce delle variazioni (accelerando o rallentando) in prossimità dei finali o delle cadenze.
Proposta di laboratorio
Dopo aver analizzato il brano progetta una coreografia con gesti-suono. Sotto trovi un esempio realizzato da una classe terza.