I motivi di tale scelta sono molteplici: si tratta di uno strumento economico, leggero, facilmente trasportabile e resistente.
Ovviamente non mancano i lati negativi riguardo tale strumento: è difficile ottenere una buona intonazione oltre a essere uno strumento poco utilizzato nella musica commerciale e per questo motivo risulta poco attraente per molti studenti.
Può essere costruito in legno di pero o di ebano (i flauti per uso didattico sono in plastica per contenerne il prezzo) ed è composto da tre parti: l'imboccatura (dove entra l'aria), la parte mediana (che comprende la maggior parte dei fori) e la parte inferiore (che ha una forma simile a una piccola campana).
Esistono diverse tonalità di flauto (sopranino, soprano, contralto, tenore e basso) che si differenziano per le dimensioni, l'estensione e il timbro.
Il flauto soprano, quello più diffuso a scuola, ha un timbro dolce e un'estensione medio-acuta.
Qui sotto puoi ascoltare l'esecuzione di un brano di J. Strauss, Pizzicato Polka, trascritto per quartetto di flauti.
Di seguito è riprodotta la tavola delle posizioni per ottenere una scala maggiore di Do (suoni naturali). Normalmente durante il primo anno di scuola media si impara ad utilizzare tutta la scala di Do nella prima ottava, mentre nel secondo anno si affrontano brani che superano l'ottava oltre a presentare almeno un'alterazione.
Di seguito è riprodotta la tavola delle posizioni per produrre le note alterate con bemolli e diesis.
Normalmente durante l'ultimo anno di scuola media si affrontano brani che oltre a superare l'ottava d'estensione riportano alcune alterazioni.
Vedi l'esempio.
Per l'acquisto del flauto personalmente consiglio la marca Honner con imboccatura regolabile.
Durante le esercitazioni a casa con il flauto e le basi tieni sempre sotto controllo l'intonazione con un accordatore.